Il paese più grande del Sud America è ricco di diversità linguistica con ben 228 lingue parlate in Brasile. Con oltre 209 milioni di abitanti ospita infatti una varietà straordinaria di lingue. Non solo le 11 lingue straniere, ma anche le 217 lingue indigene e diverse minoranze linguistiche che contribuiscono a creare un mosaico linguistico unico. In questo articolo andremo dunque a scoprire le varie sfumature delle lingue parlate, dalle radici coloniali alla vitalità delle lingue indigene, offrendo un’immersione in un panorama linguistico unico e affascinante.
Il portoghese e il tedesco sono le lingue più parlate in Brasile
La lingua predominante in Brasile è il portoghese, utilizzato dal 97,9% della popolazione come lingua primaria. Questa affinità con il portoghese ha radici nella colonizzazione portoghese nel 1500, che ha imposto il proprio idioma nel corso del tempo.
La seconda lingua più parlata è il tedesco, adoperato solo dall’1,9% della popolazione, principalmente a causa dell’arrivo di numerosi immigrati tedeschi negli anni Quaranta. Sebbene meno diffuso rispetto al portoghese, il tedesco è ancora insegnato in alcune scuole del Paese.
Le lingue indigine brasiliane
Come detto, nel panorama linguistico brasiliano spiccano anche 217 lingue indigene, concentrate soprattutto nel Brasile del Nord. Queste lingue hanno una presenza significativa, con un numero variabile di nativi madrelingua che oscilla tra 10.000 e 40.000. Un esempio di lingua indigena è il Nheengatu, utilizzato da molte popolazioni indigene, africani, europei e discendenti di africani lungo la costa.
Altre lingue parlate in Brasile minoritarie includono il Ticuna, il Kaingang e il Kaiwá Guarani, che hanno resistito al passare del tempo mantenendo la loro vitalità linguistica. Inoltre, il Brasile è sede di una delle più grandi comunità di giapponesi al di fuori del Giappone.
Quali sono le altre lingue parlate in Brasile
In termini di lingue straniere, in Brasile l’inglese è la più studiata e parlata, seguita dallo spagnolo.
Le differenze tra il portoghese brasiliano e il portoghese europeo parlato in Portogallo
Prima abbiamo parlato del portoghese, ma attenzione che il portoghese brasiliano presenta differenze rispetto al portoghese parlato in Portogallo, come la pronuncia delle vocali più lunghe e allargate da parte dei brasiliani. Anche alcune consonanti, come la “S” alla fine delle parole, differiscono nella pronuncia tra le due varianti. Nel portoghese brasiliano, la S alla fine di una parola è pronunciata sorda, come SS; in Portogallo, invece, si pronuncia SC come in prosciutto.
Abbiamo poi la questione “creatività”, con i brasiliani che hanno la tendenza a trasformare alcuni sostantivi in verbi. Per esempio, per dire “fare le congratulazioni”, in Portogallo si usa la frase “dar os parabéns”, mentre i brasiliani usano l’espressione “parabenizar” condensando i due significati.
E ancora va sottolineato che come l’inglese (nelle varianti americana e britannica) anche il portoghese europeo e brasiliano ha parole diverse per indicare la stessa cosa, come “castanho” e “marrom” che è “marrone” o “comboio” e “trem” che significa “treno”. Queste sono solo alcuni dei tanti esempi che si potrebbero fare: per questo è fondamentale affidarsi a traduttori professionisti come il team di Mercury Translations quando ci si trova ad avere a che fare con clienti internazionali che provengono dal Brasile. Solo con esperti del settore si ha la certezza di intessere rapporti commerciali proficui senza misunderstanding.